Ai produttori di videogiochi spetta un credito d'imposta in misura pari al 25 per cento del costo eleggibile di produzione di videogiochi riconosciuti di nazionalità italiana, fino all'ammontare massimo annuo di € 1.000.000 per ciascuna impresa di produzione ovvero per ciascun gruppo di imprese.
Sono considerate spese ammissibili quelle relative a:
- acquisto diritti;
- costi di sviluppo (personale interno e subcontractor);
- ammortamenti e asset;
- varie (spese generali e spese impreviste )
Sono ammessi ai benefici i produttori di videogiochi:
- che hanno sede legale nello spazio economico europeo;
- che, al momento dell’utilizzo del beneficio, sono soggetti a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale ovvero per la presenza di una stabile organizzazione in Italia, cui sia riconducibile l’opera audiovisiva cui sono correlati i benefici;
- che hanno un capitale sociale minimo interamente versato e un patrimonio netto non inferiori, ciascuno, a diecimila euro, sia nel caso di imprese costituite sotto forma di società di capitale sia nel caso di imprese individuali di produzione ovvero costituite sotto forma di società di persone;
- che sono diversi da associazioni culturali e fondazioni senza scopo di lucro;
- che sono in possesso di classificazione ATECO 62 o 58.2.
l plafond delle risorse disponibili per il credito d’imposta spettante ai produttori di videogiochi di nazionalità italiana è di euro 12.000.000.
Il credito d'imposta e le altre misure di sostegno pubblico non possono superare, complessivamente, la misura del 50 per cento del costo eleggibile del videogioco.
Per ulteriori informazioni e contatti accedi al sito https://cinema.cultura.gov.it/avvisi/tax-credit-videogiochi-apertura-sessione-2023/