La sottomisura si pone l’obiettivo di sostenere azioni volte a sviluppare la multifunzionalità aziendale attraverso investimenti finalizzati alla erogazione di servizi per la propria comunità. Le aziende agricole possono da un lato accrescere le proprie potenzialità economiche, dall’altro contestualmente, sostenere quel “welfare rurale” in grado di compensare la totale o parziale carenza di quei servizi che la struttura pubblica non è più in grado di garantire soprattutto nelle aree interne distanti dei grandi agglomerati urbani.
In particolare, con gli investimenti nel settore dei Servizi educativi si intende sviluppare, accrescere e consolidare l’offerta del “Modello di Agrinido di Qualità della Regione Marche”, approvato con DGR 722/2011, esempio di innovazione sia aziendale sia pedagogica, con l’obiettivo di far riscoprire ai bambini il “ritorno alla terra”.
I soggetti richiedenti, al momento della presentazione della domanda, debbono essere imprenditori agricoli ai sensi dell’articolo 2135 del Codice Civile.
L’entità massima di aiuto che è possibile riconoscere per le diverse tipologie di intervento, relativamente ad ogni progetto approvato, è pari a 200.000,00 €.
Riguardo il recupero dei fabbricati e la sistemazione degli impianti tecnologici, l’entità del contributo da assegnare viene modulata sulla base delle singole sezioni di nido (sette bambini) che l’azienda intende attivare, così come indicato nel seguente prospetto:
L’entità massima di aiuto che è possibile riconoscere per le altre tipologie di intervento, relativamente a ogni progetto approvato, comunque entro il limite max di 200.000,00 €, viene stabilita così come indicato nel seguente prospetto:
Responsabile del procedimento
Leonardo Lopez
Tel.: 071–806.3657
E-mail: leonardo.lopez@regione.marche.it